Teramo, danni terremoto: avviate richieste di rimborso

assessore_falascaTeramo. Centinaia di cittadini teramani hanno presentato richiesta di rimborso per i danni causati dal terremoto alle strutture di proprietà, ad uso residenziale o produttivo, lesionate o inagibili.  Tuttavia, la controversa interpretazione di alcune direttive e circolari che si sono succedute in questi mesi da parte degli organi competenti, ossia la Protezione Civile e la Regione, ha ritardato l’esame delle richieste di autorizzazione causando notevoli disagi ai cittadini e le proteste degli Ordini professionali, in particolare  di quello degli Ingegneri che ha chiesto l’intervento della Provincia.

Proprio nella giornata di ieri, giovedì 24 giugno, l’assessore provinciale all’urbanistica Vincenzo Falasca ha riunito i rappresentanti degli ordini professionali concordando con loro l’istituzione di un ufficio per le pratiche del terremoto e l’avvio all’esame delle richieste di autorizzazione al rimborso che sono pervenute al Genio Civile da parte dei Comuni.

“In questi mesi” ha detto Falasca “nessuno è riuscito a sciogliere alcuni dubbi sulle modalità con le quali il Genio Civile doveva procedere. A creare non poche perplessità è stata la circolare secondo cui il Genio deve compiere delle verifiche e, quindi, dei sopralluoghi a campione su quei progetti periziati dai professionisti e non dalla Protezione civile. Ovviamente, la stragrande parte delle richieste di rimborso è stata curata dai professionisti e i nostri uffici dovranno affrontare una mole di lavoro che pesa quanto mesi di lavoro ordinario in presenza di difficoltà interpretative”.

L’assessore Falasca ha deciso, quindi, di istituire un apposito ufficio per l’esame delle istruttorie e di avviare subito l’esame delle richieste ad esclusione di quelle che a monte vantano la perizia della Protezione civile; queste ultime dovranno essere esaminate ed autorizzate direttamente dal Comune.

Infine, per risolvere la questione dei controlli a campione, si è deciso che le modalità saranno concordate con gli Ordini professionali in maniera da evitare ogni equivoco o controversia.

 

 

 

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