Roseto, in dieci anni 26 bambini adottati

vice-sindaco-teresa-ginobleRoseto. Arrivano dall’Africa e dal Sud America, ma anche dai paesi dell’Est. Hanno tra i 2 e gli 11 anni e ormai sono rosetani a tutti gli effetti, tanto che molti di loro conoscono benissimo le più tradizionali inflessioni del nostro dialetto. A distinguerli sono il taglio degli occhi, in alcuni casi il colore della pelle, ma a guardare attentamente i loro genitori si capisce bene che sono tutti, ma proprio tutti portatori sani di vitalità e gioia.

Ed è proprio per fare festa alla loro grande avventura della vita che l’equipe per l’adozione del Comune di Roseto ha promosso una speciale iniziativa. L’appuntamento è per venerdì prossimo alle 18 nei saloni della Villa Comunale.
“L’iniziativa si chiama “Adozione in festa” ed è stata pensata”, spiega il Vice Sindaco Teresa Ginoble, “come un momento di incontro tra i piccoli e tra i genitori che grazie allo scambio delle esperienze si rassicurano sulle proprie capacità educative e magari acquisiscono nuove e migliori modalità di approccio con i loro bambini”. All’incontro sono stati invitati anche i nonni che rivestono un ruolo importantissimo nel processo di integrazione del minore nella nuova famiglia.

“Fino ad oggi 26 adozioni internazionali sono andate a buon fine”, spiega Natascia Parisciani, responsabile, insieme a Natalio Flarà, dell’Equipe Adozioni del Comune di Roseto, attivo dal 2001, “Seguiamo gli aspiranti genitori in ogni momento, dagli aspetti burocratici alla relazione con il bambino e nel percorso di inserimento del minore adottato nella famiglia che lo accoglie, quindi eventuali nonni, parenti, la scuola, i coetanei e la festa di venerdì rientra in queste attività”.
L’arrivo di tanti bambini provenienti da altri paesi è l’occasione per realizzare una società accogliente e inclusiva, un’occasione per la comunità di dare a chi ha più bisogno quella rete di sicurezza necessaria per far crescere donne e uomini in grado di guardare con serenità al futuro.

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