I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale continuata, alla truffa aggravata e continuata, alla ricettazione, al reato di omessa dichiarazione fiscale, all’insolvenza fraudolenta, alla dichiarazione infedele e ad altri illeciti di natura valutaria. Tutti gli undici indagati sono accusati di aver costituito, attraverso le imprese da loro amministrate e poi fallite in un ristrettissimo lasso temporale compreso tra il 2007 e il 2008. Sotto il profilo fallimentare, sono state accertate distrazioni patrimoniali per un importo complessivo superiore ai 13 milioni di euro.
Nel corso delle indagini le Fiamme Gialle apprendevano che uno dei tre arrestati disponeva di uno Yacht, ormeggiato al porto di Spalato, in Croazia, che da successivi accertamenti è risultato essere stato sottratto ad una società di leasing del nord Italia, senza pagamento delle rate pattuite, per poi essere nuovamente immatricolato presso la Capitaneria di Porto di Giulianova.