Tre esposti, almeno 5 sopralluoghi in meno di un anno, gli accertamenti da parte del Corpo forestale dello Stato, del Comune, della Soprintendenza ai Beni Paesaggistici, una relazione del segretario generale del Comune che ne chiedeva già 4 mesi fa lo smantellamento.
Gli agricamping di Cologna Spiaggia e Roseto sono finiti sotto la lente di ingrandimento delle autorità competenti ed ora è giunto il momento di mettesi in regola.
I trasgressori hanno ricevuto la notifica di una serie di verbali, anche dei vigili urbani di Roseto, per somme che oscillano tra i 6 e i 15 mila euro, mentre l’autorità giudiziaria ha avviato le verifiche del caso.
I tre situazioni gli agricamping presentavano delle irregolarità strutturali in materia soprattutto di sicurezza: sistema antincendio praticamente inesistente, l’utilizzo di materiali infiammabili (coperture non ignifughe, recinzioni con teli non idonei), la sistemazione di roulotte accanto a bungalow o fabbricati in legno.
Inoltre, in base ai controlli eseguiti dagli organi competenti sarebbero emersi anche dei problemi sotto l’aspetto igienico-sanitario relativamente all’approvvigionamento idrico, la raccolta e lo scarico delle acque nere. I proprietari delle strutture, oltre ad aver ricevuto i verbali con multe salate, hanno avuto anche l’obbligo di mettersi in regola, previo lo smantellamento delle aree ricettive.
E alcuni di loro hanno iniziato le opere di rimozione di tutti i materiali e dei fabbricati considerati non idonei. Quasi un anno fa alcuni residenti e ambientalisti presentarono un esposto in Comune segnalando delle anomalie negli agricamping di Cologna, alcuni dei quali più simili ad una baraccopoli che a delle strutture ricettive ordinate. Non solo, ma in un caso emerse anche che non vi erano le necessarie autorizzazioni per poter procedere con la realizzazione delle opere.