Sono bastate poche ore per risolvere la questione del mancato pagamento degli stipendi per le 12 lavoratrici impegnate nelle mense comunali. Questa mattina, infatti, in un tavolo di lavoro svolto in Prefettura con i rappresentanti sindacali, l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Teramo, Piero Romanelli, il presidente della provincia, Renzo Di Sabatino e i rappresentanti dell’azienda Pap, è stata trovata la soluzione.
“Per fortuna siamo riusciti a risolvere tutto in poche ore, ha commentato Emanuela Loretone della Cgil, “visto che l’azienda ha effettuato i pagamenti arretrati. La causa di questo disguido è stata un problema di fatturazione tra gli enti. Ma ciò che abbiamo chiesto con forza è la puntualità nei pagamenti. D’altro canto parliamo di salari medio-bassi che, proprio per questo, se pagati con ritardo, possono mettere in seria difficoltà le lavoratrici”.
Il problema nasce, dunque, da una serie di adempimenti burocratici tra le società Vivenda e Pap che gestiscono i servizi di ristorazione per il Comune di Teramo. L’amministrazione, infatti, aveva già pagato quanto dovuto, fatturando l’importo alla Vivenda, diretta destinataria dei pagamenti che, con il 70% del servizio, detiene la maggioranza della concessione. Ma a causa del commissariamento della società e del congelamento degli appalti non è stato possibile versare la quota del 30% alla Pap la quale poi deve versare gli stipendi alle lavoratrici. Da qui, dunque, l’intoppo.
“Siamo di fronte ad un sistema burocratico complesso”, ha spiegato Romanelli, assicurando che, comunque, tutte le lavoratrici riceveranno prima di Natale quanto loro dovuto. Inoltre ha assicurato l’impegno a modificare la situazione, applicando una fatturazione disgiunta alle due società, in modo che in futuro non si possano ripresentare problematiche di questo genere.