Martinsicuro, vertenza Veco. La protesta dei lavoratori FOTO e VIDEO

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Rumorosi ma composti. Con un nuovo corteo di protesta, i lavoratori della Veco si sono ritrovati questa mattina davanti alla sede storica della fonderia per muoversi poi verso piazza Cavour.

L’obiettivo è sempre lo stesso, continuare a chiedere chiarezza su una situazione che lascia 75 lavoratori in bilico, senza certezze e con un futuro che sembra adombrarsi sempre di più.

Dopo la manifestazione svolta sotto la Prefettura di Teramo di mercoledì scorso, dunque, oggi una nuova iniziativa.

 

Il corteo di protesta si è messo in moto in via Roma, davanti alla sede della storica fonderia, per poi percorrere il tratto di strada fino a piazza Cavour dove le organizzazioni sindacali hanno ribadito e ricordato a tutti l’origine delle vertenza, la situazione in atto e quelle che devono essere le risposte utili per dirimere la questione, che rischia di far chiudere definitivamente l’azienda.

Azienda che attualmente è in situazione di stallo. Da qualche giorno la produzione è stata sospesa. I forni sono stati spenti in attesa di eventi. Avviare la procedura di spegnimento di un forno non è cosa da poco. Ora per rimettere tutto in funzione, qualora arrivassero le autorizzazioni del caso, sono necessari almeno 20 giorni.

 

Chiarezza e lavoro. Il messaggio intonato dai cori dei manifestanti e dalle riflessioni dei rappresentanti sindacali è stato questo.

 

Tutti elementi ricordati nel corso della manifestazione di questa mattina Composta nel suo sviluppo, ma molto determinata. I circa 80 dipendenti della storica fonderia vivono momenti decisamente difficili. Al corteo era presente anche la proprietà, che in tutti questi mesi ha mostrato la volontà di proseguire nell’attività. Bisogna ripartire, però, pena il rischio di perdere le commesse, che poi rappresentano il propellente per andare avanti.

Mercoledì 9 dicembre, in Regione a Pescara, è in programma un tavolo tecnico convocato dal vice-presidente della giunta Giovanni Lolli. Quello sarà un appuntamento forse decisivo per le sorti dello stabilimento di Martinsicuro. Poi c’è il discorso di tutte le autorizzazioni di natura ambientale mancanti. Bisogna stabilire se l’azienda potrà ripartire in attesa che arrivino gli ok, oppure attendere lo sblocco dell’iter. Che era giunto oramai alla fine, ma sulla vicenda pesano anche degli esposti alla magistratura.Durante il passaggio del corteo diverse attività hanno abbassato le saracinesche come forma di sostegno e appoggio ai manifestanti.

 

 

 

 

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