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Montorio, “Che la terra rimanga terra”. Corteo del movimento No autodromo

Un corteo non politicizzato per manifestare il proprio dissenso, una momento di confronto per discutere della problematica e uno di condivisione con musica e buon cibo per concludere la serata. Questo in sintesi il programma della prima iniziativa organizzata dal Movimento No Autodromo, nata dalla volontà degli abitanti di San Mauro per la tutela di un patrimonio culturale, ambientale, paesaggistico e di biodiversità nell’area naturale del Gran Sasso e Monti della Laga, che ha organizzato per sabato una mobilitazione popolare.

L’appuntamento è alle 14 in largo Rosciano per il corteo che arriverà in Piazza Orsini per dire a gran voce un colorato, deciso, chiassoso e pacifico ‘No all’Autodromo del Gran Sasso’, contro la devastazione e del territorio e il saccheggio delle vite di chi vi abita, per la valorizzazione delle ricchezze naturalistiche e culturali di questo territorio. Dalle 18 sono previsti interventi sul palco e concerti dei gruppi Wha Wha Band,
Percezionisestosenso acoustic duo, Pascolo Abusivo “Manu Chao tribute band” e Nipox.

“Mentre si stanno portando avanti obiezioni sul fronte giuridico-legale”, dicono gli organizzatori, “viste le molte incongruenze e anomalie riscontrate nell’iter burocratico-amministrativo per la realizzazione di quest’opera, pensiamo sia necessaria una mobilitazione popolare contro questo ennesimo scempio, che superi i confini comunali e coinvolga tutti gli uomini e le donne sensibili alla difesa del bene collettivo”.

E nel ricordare le specificità del territorio di San Mauro con la sua area naturale alle porte del Parco con la produzione del grano Solina, la presenza di diversi apicoltori, di una dolina e una grotta carsico-gessosa di interesse geologico, una specie rara di pipistrello e dei resti di una villa romana, i rappresentanti del movimento No Autodromo ribadiscono la loro contrarietà nel distruggere 52 ettari di terreno, in gran parte da espropriare, per farne un autodromo del quale non si riscontra una pubblica utilità, annunciando anche ulteriori forme di protesta.