Teramo. Piero Chiarini, presidente dell’associazione “Teramo Nostra”, scrive al ministro Sandro Bondi, la cui presenza in città è prevista per domani, giovedi 17 giugno. L’obiettivo è quello di sensibilizzare il ministro per i Beni e le Attività Culturali in merito alla condizione del teatro romano, che subisce quelli che, nella sua missiva, Chiarini chiama “contrafforti di cemento bianco”.
Di seguito la lettera aperta indirizzata a Bondi.
“Esimio Ministro,
Ieri, 14 c.m. i giornali quotidiani locali, anche a tiratura Nazionale, notiziavano che Ella sarebbe venuto a teramo, il 17 c.m. ospite della Banca di Teramo in occasione della presentazione del libro dell’On. Quagliarello.Oggi, con questa lettera aperta, L’Associazione Culturale “Teramo Nostra” che Ella conosce per averne fatto espresso riferimento, nella risposta all’interrogazione parlamentare n. 4-05813 dell’On. Elisabetta Zamparutti,relativa al “recupero e valorizzazione del Teatro romano di Teramo”- non può non esimersi, con vero piacere, in questa occasione più unica che rara, di invatarLa a visitare personalmente il nostro” TeatroRomano”, tesoro archeologico di chiara fama nazionale.
Si potrà rendere conto, che in effetti, qualche passaggio della risposta- certamente a causa della disinformazione di qualche funzionario ministeriale, non è conforme alla realtà.
Sig. Ministro, non potremmo mai pensare, che un autorevole esponente del governo, con delega alla Cultura, non possa onorarci della sua presenza su un luogo di sì grande patrimonio archeologico e nello stesso tempo, purtroppo, anche testimonianza di uno “scempio” che si può aggettivare in maniera molto più pesante, solamente guardandolo nel suo impatto obrobrioso e vergognoso.
E’ assolutamente necessario, Sig. Ministro, a non continuare a realizzare scempi di tal genere, ma iniziare da subito, alla eliminazione di quei contrafforti di cemento bianco che Ella stessa potrà “ammirare”.
“Teramo nostra”le serberà la dignitosa accoglienza che il suo rango comporta, le sarà infinitamente grata, e, ringraziandola anticipatamente, le formula referenti ossequi”.