Cologna Spiaggia, la mareggiata cancella l’arenile del Camping Marino

erosione camping marino (6)In due anni spariti oltre 30 metri di arenile. L’ultima mareggiata, quella della settimana scorsa, seppur di entità minore rispetto alla burrasca dello scorso anno, è stata sicuramente più deleteria per il tratto nord di spiaggia a Cologna, tra l’incrocio del lungomare con via Bozzino sino all’altezza della zona degli agricamping.

A contare i danni maggiori il proprietario del Camping Marino che non ha più uno spazio di arenile su cui far sistemare ai propri clienti ombrelloni e sdraio.

Non solo, visto che la mareggiata ha inghiottito anche la barriera realizzata con massi artificiali in cemento che doveva proteggere la strada che porta all’ingresso secondario del Camping Marino. Le correnti hanno cancellato la strada e riportato alla luce delle tubature della rete fognaria che fortunatamente non hanno subito lesioni.

I titolari del camping già in passato avevano segnalato il problema legato al fenomeno erosivo che riguarda in modo particolare questo tratto di arenile da quando tra il 2009 e il 2010 venne realizzato un pennello durante le operazioni di ripascimento morbido.

La barriera fu sistemata tra la “blocchiera” e il camping. Di sicuro un errore perché in questo punto, sul lato nord del pennello, l’erosione si accentua per il gioco delle correnti, soprattutto di tramontana e di grecale, tra il pennello stesso e la “blocchiera”.

Quella barriera avrebbe dovuto essere realizzata dinanzi alla “blocchiera” in modo tale da garantire protezione sul versante sud. Ma così non è stato ed oggi a pagarne le conseguenze è il Camping Marino. I proprietari della struttura ricettiva hanno chiesto all’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Fornaciari di prendere in considerazione l’ipotesi di spostare il pennello più a nord.

Ma la competenza è della Regione, del settore Opere Marittimi. Il problema è stato portato già all’attenzione del responsabile, l’ingegner Carlo Visca. Ma prima che prima che si possa spostare un solo masso, bisognerà redigere un progetto. Nel frattempo i proprietari del camping hanno fatto sapere che non intendono più affrontare un’ulteriore spesa per il rifacimento della strada inghiottita dal mare. Sarebbe la terza volta nell’arco di pochi anni.

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