Per i 42 operai questo significa un anno di cassa integrazione straordinaria e poi la mobilità.
Della vertenza si stanno interessando Provincia e Regione anche per verificare l’interesse di altri gruppi imprenditoriali al sito industriale di Castilenti; una ipotesi allo stato non remota considerato l’alto livello di qualità e la specificità dei manufatti prodotti (geosintetici per la stabilizzazione dei versanti).
Intanto, la Maccaferri, si è resa disponibile a ricollocare il personale, sulla base di richieste volontarie, in altre aziende del gruppo: sia in Italia, a Zola Predona in provincia di Bologna, sia all’estero.