Sono numeri da capogiro quelli elencati questa mattina a Teramo durante il convegno dal titolo “Zitta, lo sai che non vali niente”, organizzato in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne dalla Cpo provinciale in collaborazione con le associazioni Hannah Arendt, Se non Ora Quando, Spazio Tre, l’Istituto “G.Braga”, delle Cpo dei Comuni di Roseto, Giulianova, Colonnella, Corropoli, Martinsicuro, della Consigliera di parità, Anna Pompilii e con il contributo del Bim. Una partecipazione sentita e massiva che ha visto, oltre agli studenti della provincia, anche tanti avvocati e assistenti sociali.
Anna Maria Pizzorno, psicologa del centro antiviolenza La Fenice ha fatto il punto del lavoro che si sta svolgendo sul territorio. Sono 398 le donne seguite dalla centro. La maggior parte di queste, 137, vivono nel capoluogo mentre 95 nell’area della costa-sud e 59 in Val Vibrata e il resto delle donne assistite proviene dalle aree interne. La stragrande maggior parte è italiana (296), il 20% è laureata; il 31% è diplomata. La fascia d’età che maggiormente si rivolge al Centro è quella dai 40 ai 60 anni (185) a seguire quella che 26 a 40 anni.
Ma il dato che seppur conosciuto rimane il più tragicamente significativo, è quello relativo alle di violenze si registra in famiglia: le coniugate sono 186, le conviventi 67 e l’autore del maltrattamento in 267 casi è proprio il coniuge o il convivente. In 28 casi è un familiare, in 25 un conoscente e solo in 4 casi è uno sconosciuto.
Una buona notizia è arrivata dalla vicepresidente della Provincia, Barbara Ferretti che, seppur non presente per impegni di lavoro, ha fatto sapere che grazie ad un finanziamento regionale, tutto è pronto per riaprire a Giulianova Casa Maya, un centro di accoglienza che potrà dare rifugio a 6 donne o tre nuclei familiari.
A caratterizzare la mattinata un tavolo di esperti che hanno affrontato da diversi punti di vista il fenomeno, l’avvocato penalista Cataldo Mariano, la criminologa, Laura di Filippo, il magistrato, Irene Scordamaglia della Scuola superiore di Magistratura.
Pineto, gli studenti con le operatrici del centro La Fenice per parlare di violenza
Anche Pineto dice no alla violenza sulle donne. Si è svolto questa mattina l’incontro, organizzato dall’amministrazione comunale, tra le scuole medie dell’istituto comprensivo “Giovanni XXIII” e le operatrici del centro antiviolenza “La Fenice” di Teramo, nell’ambito della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Oltre all’assessore alle Politiche Sociali Daniela Mariani, sono intervenuti anche il sindaco Robert Verrocchio, il consigliere provinciale Giuseppe Cantoro e il dirigente scolastico Gaetano Avolio.
Nel corso della mattinata è stato proiettato un video “Giulia picchia Filippo”, della regista Francesca Archibugi, e le operatrici del centro antiviolenza hanno raccontato le loro esperienze nell’assistere le tante donne che quotidianamente si recano da loro per cercare aiuto. Molto emozionante per tutti è stata la testimonianza dal palco di Mariella, una ragazza di 22 anni, che si è recata presso “La Fenice” per cercare aiuto a causa delle violenze consumate all’interno della sua famiglia.
Ad ognuno degli oltre 120 ragazzi sono poi state consegnate le locandine con le immagini di una campagna contro la violenza, con l’invito ad attaccarle lungo le vie della città.