La 24enne, pallida e tirata come raccontano i giornali online inglesi, è comparsa questa mattina in video-collegamento davanti ai giudici di Bradford. L’udienza è durata 11 minuti. La donna ha parlato solo per confermare il suo nome, affermare che era in grado di sentire il giudice, e che aveva compreso che resterà in custodia. La 24enne ha risposto sempre ad ogni domanda con un semplice “sì”.
La Procura non ha accettato la proposta della Procura di un rilascio su cauzione per la giovane mamma. Il procuratore Philip Adams ha riferito che la giovane mamma potrebbe farsi del male e che avrebbe confidato all’assistente sociale che stava per uccidersi.
Samira è richiusa in carcere da martedì scorso, giorno della tragedia, avvenuta nella casa protetta di Mint Street, a Bradford. Lì da qualche tempo la giovane madre e le due figlie avevano trovato rifugio dopo i presunti maltrattamenti che la donna avrebbe subito dal marito Carl Weaver, 31 anni.
Sebbene non sia richiesto in questo momento, per le prossime udienze sarà necessario ricorrere ad un interprete italiano.
Un calendario per il prossimo processo è stato tracciato oggi. L’audizione sulle motivazioni e l’organizzazione del caso è prevista per il 15 febbraio prossimo mentre il processo è stato fissato per il 9 maggio.