“Tenendo fede a quanto promesso, e fermo restando la presenza ben visibile dei nuovi segnali appositamente realizzati – dichiara l’assessore alle Politiche per l’ambiente Fabio Ruffini – stiamo diffondendo attraverso gli organi di stampa l’elenco delle vie in cui vigono i divieti di sosta temporanei con indicazione dei giorni ed orari nei quali verrà effettuato lo spazzamento stradale, in modo che sia noto a tutti. Per cui non si potranno accampare più scuse. Nella prima settimana, per dare modo ai cittadini di adeguarsi nuovamente, si avrà una certa comprensione. Ma in seguito sarà tolleranza zero nei confronti di chi, pur messo già nelle condizioni di sapere, intralcerà il passaggio, nei giorni e negli orari stabiliti, della macchina spazzatrice lasciando l’auto in sosta vietata dove ora vige il divieto. Per cui ci saranno per i trasgressori multe salate e persino la rimozione coatta del veicolo. Ho chiesto infatti al comandante della Polizia Municipale Roberto Iustini di procedere con la massima severità perché il nostro impegno con i cittadini è quello di assicurare la più accurata pulizia della città che passa anche attraverso una corretta esecuzione del servizio di pulizia che purtroppo oggi viene alquanto vanificato dalla presenza costante di autovetture in sosta vietata. Io però confido molto – prosegue Ruffini – sul senso di responsabilità dei cittadini, che non hanno mancato di dare prova di forte maturità e consapevolezza. D’altronde si tratta di voler bene alla città nella quale viviamo, e quindi basta evitare di parcheggiare, ripeto nei giorni e negli orari stabiliti, nelle zone interessate dai divieti di sosta”.
Per l’assessore “l’impegno ulteriore sarà quello di andare ad integrare l’elenco delle vie già esistenti nell’ordinanza come già fatto per via Nievo, con altre che, per le particolari condizioni in cui versano, necessitano anch’esse di un’attenta regolamentazione della sosta per permetterne un livello ottimale di pulizia. Ciò ovviamente attraverso la necessaria previa consultazione dei cittadini residenti per il tramite dei Comitati di quartiere”.