Si pensa già al futuro, a come risolvere in qualche modo il problema dell’erosione nella zona nord e sud di Roseto, area ex Migliorati, dal pontile sino all’altezza del porticciolo, e dalla foce del fiume Tordino sino alla “blocchiera”, in prossimità dell’innesto di via Bozzino con il lungomare di Cologna.
Mentre vanno avanti i lavori di chiusura dei varchi tra una barriera frangiflutti e un’altra, l’amministrazione comunale di Roseto ha già avviato una serie di incontri con il dipartimento delle opere marittime della Regione per iniziare a gettare le basi per un nuovo progetto.
“Sappiamo che ci sono tratti del nostro litorale che sono fortemente soggetti ad erosione”, ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Fornaciari, “e da tempo stiamo monitorando la situazione. Ad esempio a sud della proprietà Rossi e sino all’altezza della pineta Mazzarosa abbiamo una situazione preoccupante perchè non vi è alcuna protezione. E sappiamo che qui le cose sono destinate a peggiorare se non si interverrà. Ecco perché con la Regione abbiamo avviato già un discorso per affrontare la questione e trovare una soluzione”.
Tra le ipotesi formulate e che l’organo competente regionale prenderà in considerazione c’è anche quella di rafforzare i pennelli a terra già esistenti realizzati nel 1984 col progetto “Aquater”, allungarli di un centinaio di metri, creando poi una barriera soffolta al largo formando una sorta di “T”. Una soluzione, questa, che consentirebbe di spezzare le correnti da nord e da levante, quelle hanno insomma, una maggiore forza erosiva. Inoltre permetterebbe nel tempo un accumulo costante di sedimenti e sabbia.
Intanto, nella zona della blocchiera è stata sufficiente la prima mareggiata, e finora unica, di ottobre per spazzare via oltre 500 metri cubi di sabbia, nel tratto antistante il camping Marino. Il proprietario ogni anno è costretto a proprie spese con un ripascimento morbido per assicurare un minimo di arenile su cui far piazzare ai campeggiatori gli ombrelloni e le sdraio.