Resta un mistero il cattivo odore che si avverte in alcune aule della scuola primaria e dell’infanzia “Schiazza” di Roseto. Spetterà ora agli esperti dell’Arta, l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, scoprire l’origine dell’impercettibile odore ma che tuttavia ha causato malori sia tra i bambini che frequentano il plesso scolastico finito al centro delle polemiche, sia a un medico della Asl, la dottoressa Amalia Cocchini. Era stata chiamata l’altro giorno dalla direzione scolastica per accertare la situazione, tra l’altro più volte denunciata dai genitori sul presunto cattivo odore.
Una decisione intanto è stata presa: lunedì mattina i bimbi della classe IV terranno le lezioni nell’atrio perché la loro aula è stata nuovamente sigillata in attesa di ulteriori controlli e prelievi che i responsabili dell’Arta hanno in parte eseguito nella giornata di ieri.
L’amministrazione comunale e il dirigente scolastico, Maria Gabriella Di Domenico, stanno valutando il trasferimento momentaneo in un paio di classi della scuola “Giannina Milli”, nella zona centrale di Roseto. Questo in attesa delle decisioni che verranno prese dal tavolo tecnico convocato dal Comune per il 19 novembre e a cui prenderanno parte una delegazione di genitori, gli assessori Fabrizio Fornaciari e Alessandro Recchiuti, il sindaco Enio Pavone, il dirigente scolastico Di Domenico.
I tecnici dell’Arta hanno nel frattempo ipotizzato che bisognerà eseguire prelievi costanti, ripetuti giornalmente e per almeno un mese interessando tutto il plesso. Questo comporterebbe il trasferimento dei circa 200 bambini in un’altra struttura. Si sta valutando in questo caso l’ipotesi di trasferire i piccoli studenti nel centro Piamarta, soluzione gradita ai genitori, evitando quindi un frazionamento delle classi in più plessi. In caso contrario, le mamme saranno pronte a scendere in piazza.