Sono stati in tanti questa mattina nella chiesa di Santa Maria degli Angeli della sua San Nicolò a rendere l’estremo omaggio a Ernino D’Agostino, ex presidente della Provincia di Teramo e uomo politico di grande spessore.
Tanti i volti conosciuti, molti dei quali non hanno saputo trattenere la commozione. Dai rappresentanti della sinistra di vecchia e nuova generazione, ai funzionari e dipendenti della Provincia nella quale aveva lavorato tanti anni prima come assessore e poi come presidente, dagli avversari politici ai sindaci, ai consiglieri regionali, ai deputati e senatori passati o ancora in carica. Ma soprattutto tanta gente comune che ha voluto stringersi attorno alla famiglia per salutare un uomo che ha saputo lasciare un segno profondo nella vita sociale e politica teramana.
Lo ha ricordato il vescovo di Teramo-Atri, Michele Seccia, che ha voluto celebrare la funzione funebre, sottolineando la capacità di D’Agostino, nel comprendere i problemi della gente e del suo sapersi mettere al servizio della comunità, testimoniando concretamente, nell’arco della sua esistenza, i valori da sempre professati.
A ricordare, invece, l’uomo delle istituzioni, è stato l’attuale presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, che, scusandosi per come in tanti nella politica abbiano saputo dimenticarlo in quella che forse è stata la fase più difficile della sua vita, ha ribadito l’unicità di D’Agostino di uscire dalle istituzioni più povero di come vi fosse entrato.
E grande commozione anche per Marco Verticelli, l’amico e compagno di tante battaglie, che ne ha ricordato la passione ideale, figlia di una generazione unita ed emozionata cresciuta con lo spirito antifascista degli anni ’70, la cultura, la capacità di coniugare idee e prassi. “Un uomo” ha concluso Verticelli, “caratterizzato sempre per la sua grande mitezza, la cortesia, la comprensione, l’apertura al dialogo e soprattutto la dignità”.