Colonnella. Il destino dell’Atr potrebbe risolversi entro la fine dell’anno. E’ stato pubblicato il 20 maggio scorso il bando di vendita dell’Atr, l’azienda di Colonnella da 27 anni leader internazionale nella realizzazione di materiali compositi in fibra di carbonio.
Un’eccellenza messa a dura prova dalla pesante crisi economica mondiale, che ha portato 480 dipendenti, su un totale di 650, in cassa integrazione. Oggi si apre un nuovo corso per l’azienda vibratiana.
Il bando è stato presentato questa mattina, nella Sala del Mutilato a Teramo, da Ezio Vannucci ed Eva Guardiani, assessori provinciali rispettivamente alle Relazioni Industriali ed al Lavoro, e da Gennaro Terracciano, amministratore straordinario del Gruppo, a margine dell’incontro che i vertici del Gruppo hanno avuto con i rappresentanti sindacali ed una delegazione della Poggipolini, azienda bolognese partner dell’Atr.
Nella cessione sono coinvolti i due rami aziendali dell’Automotive e dell’Aerospace e le diverse società, nove per l’esattezza, facenti parte del Gruppo, per un valore potenziale di base tra i 36 e i 39 milioni di euro.
Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è fissato al 3 agosto.
“L’obiettivo primario resta la continuità aziendale e occupazionale” dice Terracciano “due criteri fondamentali nella valutazione finale. L’Atr è un’azienda viva, tuttora in attività, sebbene con gli ammortizzatori sociali, ed è nostro desiderio che torni ad essere punto di riferimento per l’economia locale”.
Terracciano garantisce poi la massima trasparenza, assicurata da una commissione specifica e da un advisor esterno che si occuperanno della valutazione delle offerte e dei piani industriali.
Nel corso dell’incontro con i sindacati, inoltre, il commissario straordinario ha presentato la nuova partnership con la Poggipolini Group, “una sorta di biglietto da visita” lo definisce, che permette all’Atr di presentarsi al mercato con le giuste referenze. “Ci aspettiamo la loro partecipazione al bando” aggiunge “ma la partnership non inciderà assolutamente sull’esito finale”.
Al momento, sono già pervenute manifestazioni di interesse da parte di aziende straniere (si parla di una multinazionale svizzera), italiane, ma anche abruzzesi (si vocifera la presenza di una sorta di cordata di piccoli imprenditori interessati all’acquisizione).
“Questo significa che stiamo collocando un’azienda valida ed è uno stimolo anche per altri soggetti che non conoscono la realtà Atr”. Nel bando, poi, viene scartata l’opzione “spezzatino”.
“Vi è una tale sinergia tra le singole parti” spiega Terracciano “che una società senza l’altra non avrebbe senso sul mercato. Significherebbe solo acquisire risorse per i creditori (al momento il passivo ammonta a 160milioni di euro, ndr) e, soprattutto, significherebbe il fallimento. Cosa che io non farò. In questo caso, sarei pronto a dimettermi”.
A questo punto, non rimane altro che attendere i tempi tecnici. Dopo il 3 agosto, la commissione valuterà le offerte, che saranno poi presentate al Ministero, a cui spetta l’ultima parola. Entro l’anno il nuovo proprietario dell’Atr dovrebbe avere un nome.
“Naturalmente” aggiunge Terracciano “ci aspettiamo delle commesse a breve, acquisite autonomamente, come Atr, o in partnership con Poggipolini”.
Soddisfatti i rappresentanti istituzionali di Regione e Provincia.
“Tutto quello che si muove” ha commentato l’assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti “deve essere visto con occhi positivi. Il mio compito resta quello di monitorare la situazione per la tutela dei livelli occupazionali e del tessuto sociale”.
“Finalmente” ha aggiunto Vannucci “si comincia ad intravedere una possibilità di svolta, con nuove realtà imprenditoriali, per un futuro concreto dell’azienda”.
Marina Serra