Teramo, raid notturno in pieno centro: due arresti

poliziaTeramo. Raid notturno la scorsa notte in pieno centro a Teramo. Protagonista un noto bar di via Carducci, il Caffè Borromei, che attorno alle 2,30 è stato assalito da una decina di giovani, tutti con volti coperti ed armati di spranghe e bastoni.

Dopo aver divelto un palo della luce e spaccato una vetrina, i vandali sono entrati nel bar ed hanno aggredito alcuni clienti in quel momento presenti, oltre ai due titolari del locale. Alla base del gesto sembrano esserci delle motivazioni politiche legate ad alcuni ragazzi simpatizzanti di destra che frequenterebbero solitamente il caffè Borromei.

Come sottolineato anche dal figlio dei gestori, non si tratta del primo episodio che vede protagonisti i giovani aggressori. Già 15 giorni fa era stata, infatti, rotta un’altra vetrina del bar, mentre circa 2 mesi fa il locale era stato accerchiato in pieno pomeriggio da alcuni ragazzi che sarebbero in disaccordo con i giovani che frequentano il caffè.

La polizia è immediatamente intervenuta, anche se alcuni degli aggressori sono riusciti a sfuggire lungo le vie del centro storico. Per ora gli arrestati sono, dunque, due: si tratta di Matteo Di Paolo, 23 anni e Valerio Giannobile, 21 anni. Entrambi sono accusati di concorso in devastazione, minacce e lesioni personali.

Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ha commentato l’episodio dichiarando che “il vaso è ormai colmo”. Per questo motivo, l’amministrazione comunale sarebbe già a lavoro per verificare la fattibilità di un’ordinanza, con la quale i locali teramani che intendono rimanere aperti fino alle ore 3,00 sono obbligati a dotarsi di due stuart (a spese proprie). Entrambi si occuperanno di monitorare la situazione nei pressi del locale per il quale lavorano. Chi, invece, non vorrà dotarsi di queste figure, sarà obbligato a chiudere la propria attività non oltre la mezzanotte.

Brucchi è, inoltre, consapevole delle possibili conseguenze derivanti dalla somministrazione di alcool a giovani di età inferiore ai 16 anni. Per questo motivo, l’amministrazione starebbe anche valutando la possibilità di applicare questo divieto.

“Molto spesso” ha concluso il primo cittadino “episodi di questo genere accadono proprio nei pressi dei bar. Per questo motivo, metteremo in atto tutte le misure a nostra disposizione. La sicurezza la fa anche l’esercente che deve sapere che per stare in commercio deve rispettare le regole”.

Tania Di Simone

 

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