Ascoli. Hanno chiesto il patteggiamento i legali delle due persone coinvolte nell’incidente stradale che, il 17 maggio 2014, costò la vita a Nicole Angelini, la diciannovenne di Mosciano morta dopo essere stata sbalzata di sella dalla moto condotta dal fidanzato.
La moto, che procedeva in via Turati, a Porto d’Ascoli si schiantò infatti contro un’auto condotta da una donna. All’udienza che si è tenuta al Tribunale di Ascoli i legali dei due, chiamati a rispondere dell’accusa di concorso in omicidio colposo, hanno chiesto un patteggiamento accolto dal Pubblico Ministero ma sul quale il Gup Rita De Angelis dovrà esprimersi.
L’udienza infatti stata rinviata al 18 novembre per consentire al Gup di prendere in esame il ricorso presentato dall’avvocato del motociclista. Al giovane veniva infatti contestato il fatto che la moto era priva del kit di depotenziamento ma il legale ha fatto presente al giudice che la patente del ragazzo proprio due giorni prima dell’incidente aveva scavalcato il traguardo dei due anni.
La possibilità del patteggiamento nei termini richiesti dai legali dei due, non piace però ai familiari della ragazza che parlano di una decisione troppo debole, non digerendo il fatto di aver posto sullo stesso piano due posizioni processuali (quelle del giovane in sella alla moto e quella della donna alla guida dell’auto) molto diverse tra loro.