“La situazione è davvero difficile ma a quanto pare alla nostra classe politica non interessa affatto quello che stanno vivendo da tre mesi a questa parte le famiglie dei disabili a cui è stato tagliato del 75% il servizio di assistenza”.
Per la portavoce di Teramo Solidale Chiara Ciminà che, insieme all’associazione Autismo Abruzzo onlus sta lavorando in questi giorni per attivare i voucher da destinare alle famiglie più in difficoltà, sarebbe stato opportuno che l’amministrazione comunale quanto meno si attivasse per tamponare le situazioni più difficili dopo la “sciagurata delibera di agosto”.
“Che il Comune sia in netto ritardo rispetto a quanto ci aveva assicurato” continua la Ciminà, “è fuori dubbio. Ma noi in questo momento stiamo dando la priorità assoluta al sostegno concreto alle famiglie che vivono le situazioni più problematiche”. Anche perché, a detta della portavoce di Teramo Solidale, ci sono famiglie che rischiano davvero grosso, come è capitato qualche giorno fa alla sorella di un ragazzo disabile che, senza l’aiuto di un assistente, ha corso il rischio di fare un incidente con l’auto mentre riportava il fratello a casa.
“Non stiamo parlando di capricci né di privilegi”, spiega ancora la Ciminà, “ma di diritti fondamentali che dovrebbero essere garantiti non dai cittadini teramani che ci hanno mostrato una splendida solidarietà ma dagli amministratori che, space dirlo, non hanno assolutamente idea di come vivono queste famiglie e di come risolvere il problema. In attesa delle graduatorie che assegneranno le nuove ore per il servizio di assistenza ai disabili, dunque, continuiamo ad andare avanti da soli, nella speranza che non succeda nulla, nonostante i continui rischi per le famiglie che non ce la fanno più”.