Alba Adriatica. Un foro nella porta-vetrina, come nel furto precedente (13 anni fa), per introdursi all’interno della villetta. Poi si appropriano di preziosi (per circa 4mila euro), denaro contante e le chiavi-schede dell’auto e del cancello automatico.
Un colpo come tanti, programmato e pianificato nel cuore della notte, mentre i due occupanti del villino (in via del Vecchio Forte, periferia ovest di Alba Adriatica) dormono. Anzi no, il capo-famiglia, Gabriele Viviani, imprenditore e coordinatore del locale circolo del Pd, infastidito da alcuni rumori (che però non associa subito al fatto che possano essere dei ladri), è già sveglio e sta guardando la tv nel salone.
I ladri, almeno tre, dopo aver “visitato” alcune stanze, decidono di scappare e lo stesso Viviani si accorge che qualcosa non va. Esce fuori di casa e vede che uno dei componenti della banda sta fuggendo via, in retromarcia, con la sua Mercedes. L’operazione non riesce, perché l’auto di grossa cilindrata finisce con le ruote nel giardino, resta bloccata, e il ladro scappa a gambe levate, assieme ai complici che sono già in strada ad aspettarlo. E’ il racconto di una notte di paura.
Quella vissuta nella villa di Gabriele Viviani. Con la mente, il segretario dei Dem è tornato indietro nel tempo. A 13 anni fa, quando con modalità analoghe (foro sul vetro della porta-finestra dell’ufficio) i ladri si erano introdotti all’interno, sempre notte tempo, fuggendo con l’auto rubata.
Episodio che all’epoca aveva anche favorito l’organizzazione di un’assemblea pubblica nella zona sul tema della sicurezza. I residenti si erano anche dotati di sistemi di allarme. Antifurto che, per uno strano gioco del destino, la scorsa notte nella villa di Viviani non era stato attivato.
” Il problema non è il furto” commenta ancora scosso Gabriele Viviani, ” ma i riflessi negativi sul piano psicologico. Essere violati nella propria abitazione mentre si sta dormendo. La paura è tanta così come non può non essere sottolineato il fatto che in tema di sicurezza, da queste parti, da diversi anni a questa parte non sono tati fatti passi in avanti. Anzi”.