C’è chi ci marcia, ma c’è anche chi è in difficoltà davvero. E quando le conseguenze delle scelte degli amministratori si riversano sui bambini non è mai una cosa piacevole. Lo sa bene l’assessore alla pubblica istruzione di Teramo, Piero Romanelli, che, dopo aver fatto diversi tentativi di comunicazione alle famiglie per la ricarica del badge della mensa scolastica dei loro figli, ha deciso di passare ai fatti. “Per dare la sveglia a qualcuno”, ammette. Così da domani, i bambini che non avranno la ricarica sulla propria carta, non potranno usufruire del servizio di refettorio e resteranno senza pranzo.
“Sappiamo bene che siamo di fronte a situazioni delicate e spiacevoli”, sostiene l’assessore, “ma visto che i tentativi fatti finora sono andati a vuoto, rischiamo davvero di non poter andare avanti. Siamo consapevoli che una scelta così decisa comporterà delle critiche, ma siamo stati costretti ad arrivare a questo”.
Una quarantina le famiglie inadempienti, alle quali, più volte sono state inviate comunicazioni sia attraverso il personale docente, sia con sms e mail e telefonate, ma che ancora non hanno provveduto a ricaricare la tessera. Così come sono diverse le rette del servizio di trasporto non ancora regolarizzate per le quali si provvederà presto ad inviare avvisi.
“La situazione è davvero incresciosa”, continua l’assessore, “e sappiamo bene che il momento non è dei più facili. Proprio per questo abbiamo fatto in modo di rateizzare i debiti delle famiglie, ma andare avanti così non si può, è una mancanza di rispetto per coloro che la retta la pagano. Siamo costretti ad agire perché, oltre ad alcune situazioni di effettiva difficoltà, ci sono anche casi di persone che non hanno problemi”.
Cosa succederà, dunque, domani ai bambini che non avranno credito nella tessera? Resteranno senza mangiare?
“Sarà fatta una valutazione caso per caso”, risponde Romanelli, “ma un segnale andava dato”.