In realtà, dei 51 moduli saranno soltanto 28 quelli realmente consegnati. Rispetto alla richiesta iniziale, parte della popolazione colpita ha, infatti, usufruito nel frattempo del contributo di autonoma sistemazione. Messi nella condizione di scegliere, le famiglie in questione hanno, pertanto, preferito continuare a percepire il contributo. I restanti moduli sono, dunque, di nuovo a disposizione. Il prossimo 26 maggio scade, infatti, il bando, rivolto a tutti i residenti del cratere, per farne richiesta. Con ogni probabilità, Montorio ospiterà così a breve anche famiglie aquilane che ancora alloggiano negli alberghi della costa.
Diverse le tipologie dei Map montoriesi, che vanno dai moduli per una persona, a quelli per tre persone e anche per un nucleo familiare di cinque persone. Tra i 51 a disposizione, tra saranno destinati a portatori di handicap. Inoltre, ogni Map avrà un posto macchina riservato ed un’area verde intorno.
Soddisfatto del risultato raggiunto, il sindaco di Montorio, Alessandro Di Giambattista, ha messo in campo diversi tecnici che potessero seguire personalmente la vicenda, visto che il piccolo Comune conta circa 250 persone che hanno lasciato la propria abitazione a seguito del terremoto. È stato istituito anche un assessorato specifico, presieduto da Angelo Di Donatantonio, che si occupa di gestire tutte le problematiche relative all’emergenza. Assieme al sindaco di Arsita, Di Giambattista rappresenta, inoltre, anche gli otto Comuni del comprensorio teramano che sono rientrati nel cratere sismico.
“La realizzazione e la consegna dei Map segna sicuramente un punto di arrivo importante” è il suo commento in merito, “ma ovviamente c’è ancora tanto da fare per le tasse. A questo proposito, il Partito Democratico e tutta la maggioranza del Comune di Montorio stanno portando avanti un’iniziativa per chiedere la proroga della sospensione dal pagamento dei tributi per i Comuni del cratere sismico, cosa da non sottovalutare in un forte periodo di difficoltà economica come quello attuale. Anche in questa sede sarebbe necessario trovare al più presto una soluzione. In questo senso, va mantenuto alto il livello di attenzione, considerato anche il fatto che, purtroppo, quella sul terremoto è intanto scemata e di questo problema nessuno parla più”.
Tania Di Simone