Immigrazione clandestina, 12 persone denunciate a Sant’Egidio

carabinieriSant’Egidio alla Vibrata. Regolarizzati e assunti come collaboratori domestici, ma impiegati come operai in nero nelle imprese artigiane. Sembra essere una sorta di pozzo senza fine, nella zona di Sant’Egidio alla Vibrata, quello relativo alle false regolarizzazioni di lavoratori stranieri.

 

Nel corso di una capillare indagine, i carabinieri della locale stazione, diretti dal maresciallo Mario De Nicola, hanno denunciato 12 persone (2 italiani e 10 cinesi) che avevano adottato la solita strategia: regolarizzare come collaboratori domestici cittadini cinesi, che in realtà poi venivano dirottati, come lavoratori in nero, in aziende artigianali della zona, nella fattispecie un laboratorio di Civitella del Tronto. Le persone scoperte e denunciate (i due imprenditori italiani sono: C.G. di 45 anni di Teramo e T.P. di 30 di Sant’Omero), sono accusate di: favoreggiamento all’immigrazione clandestina finalizzata all’ingiusto profitto, concorso un falsità ideologica, impiego di lavoratori in nero e del reato di clandestinità. Dalla verifiche effettuate dai carabinieri, è emerso che i lavoratori, prima clandestini poi regolarizzati attraverso delle specifiche norme, ufficialmente dovevano prestare servizio come collaboratori domestici, ma in realtà era un’operazione fittizia. Gli stessi, muniti di regolare permesso di soggiorno, lavoravano in nero alle dipendenze di imprenditori, soprattutto cinesi, come operai.

 

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