Colonnella. Dovrebbe rappresentare la vetrina per il viaggiatore che, uscito dall’autostrada, arriva un una nuova località, forse per trascorrere la vacanze. Invece, la rotatoria sulla Sp 259, in prossimità dello svincolo autostradale Val Vibrata, sul territorio di Colonnella, assomiglia ad una paesaggio di periferia, abbandonato da tutti.
Non è certo un’immagine da cartolina, ma tutt’altro, quella che si materializza osservando la rotatoria sulla Sp 259. La parte interna del rondò, quella che nei paesi civili è un simbolo di estetica molto curato, in questo caso assomiglia ad un terreno incolto. L’erba alta, oltre a rappresentare una bruttura, segno dell’incuria, presenta anche delle implicazioni negative sul piano della sicurezza stradale. Di notte, poi, la situazione sembra addirittura peggiorare, visto che l’illuminazione non funziona. L’aspetto negativo di tutta questa situazione, è che da quando la rotatoria è stata realizzata, mai nessuno si è preso la briga di studiare delle forme di manutenzione costanti che potessero abbinare estetica e sicurezza (cosa che, invece, dopo varie sollecitazioni è successo per la rotatoria tra la Sp 259 e la Statale 16), e quando monta la protesta, ci si limita a tagliare l’erba, ma dopo qualche mese si torna daccapo. L’accoglienza, anche in chiave turistica, è fatta molte volte di dettagli e piccoli particolari da curare. Basterebbe far questo anche nella rotatoria in questione, anche con un esborso economico veramente irrisorio.