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Teramo, Comitato Giù le mani dal Comunale: “Adesso basta!”

Teramo. “Stiamo assistendo ad un grave, assurdo e strumentale processo denigratorio che vuole cogliere a tutti i costi l’occasione propizia per tirare in ballo e screditare, volutamente, la tifoseria e il movimento impegnato nel portare avanti la battaglia a difesa dello Stadio Comunale. Una lotta sicuramente scomoda per gli interessi personali di pochi ma non per quelli della collettività”.

I ragazzi del Comitato popolare Giù le mani dal Comunale non ci stanno. E alle numerose illazioni che li vedono coinvolti nel danneggiamento delle biciclette a Teramo, rispondono con un sonoro “adesso basta!”.

“Facciamo davvero fatica a comprendere come si possa arrivare a credere ad una farsa mediatica di tale portata” scrivono in una nota “che vorrebbe accostare la nostra realtà a fatti di cronaca a noi totalmente estranei. Oltre a risultare ignobile e goffo, tale tentativo diffamatorio rappresenta la violazione di sacrosanti diritti, considerando che, in uno stato di diritto, nessuno può permettersi di ideare una presunzione di colpevolezza su chicchessia solo in base al solito e consolidato pregiudizio che da sempre colpisce indiscriminatamente una categoria ben precisa di persone nella nostra città”.

I ragazzi, che da tempo si oppongono all’abbattimento del vecchio stadio comunale, ritengono che “le vergognose e chiare allusioni  di questi giorni, alimentate da un vero e proprio sciacallaggio mediatico, da parte di personaggi che avrebbero il compito e l’onere di amministrarci degnamente e non di sputare sentenze da dare in pasto all’opinione pubblica per monopolizzarne il consenso, delineano la matrice totalitaria e premeditatamente falsa di questi signori. Nello stesso tempo, dalle loro farneticanti deduzioni, si evince chiaro ed inaccettabile il concetto che chi sta promuovendo un referendum di consultazione popolare rappresenterebbe, in realtà, Il problema sociale della città.
Questa grottesca strategia, messa in campo dal padrone e dalla sua asservita propaganda, non nasconde la lucida volontà di reprimere e vanificare con squallidi mezzi l’enorme mole di lavoro svolto fino ad oggi a difesa di un bene pubblico qual è lo stadio comunale e che dovrebbe invece far comprendere a tutti quanto sia realmente diventata scomoda questa sacrosanta battaglia. Non vorremmo che chi non ha più argomenti per impedire lo svolgimento del referendum, inteso come possibilità di espressione democratica della collettività, trovi ogni scusante ed ogni buona occasione per accusare e gettare fango senza alcuna prova su una delle poche componenti orgogliosamente libere rimaste in città”.

Il Comitato popolare invita, dunque, la cittadinanza “a rimanere vigili sull’argomento e a pretendere con sempre maggiore convinzione l’indizione del referendum in tempi brevi, consapevoli che nessuna illazione e nessun ostruzionismo potranno scalfire la nostra determinazione nel portare avanti quello che stiamo facendo e che, da questi vili ed arroganti attacchi, il comitato ne uscirà ancora più solido e forte”.