Corropoli, fallisce il maxi-furto di baccalà: malviventi abbandonano motrice durante la fuga

Corropoli. Fallisce il tentativo di furto, poi diventato tentativo di rapina, di un maxi-carico di baccalà ai danni della Food Import dei fratelli Monti.

 

La scorsa notte, nella zona industriale di Corropoli una banda composta da 4 persone ha tentato di mettere le mani (sarebbe il caso di dire al traino) ad un carico di baccalà (valore 130mila euro del solo carico), in arrivo dal Nord, che questa mattina doveva essere scaricato all’interno dello stabilimento. Lo sviluppo della vicenda è stata abbastanza complesso e comunque durato alcune ore.

 

 

 

Il carico di pesce essiccato è arrivato nell’azienda in tarda serata. Il mezzo è stato posteggiato nell’area deputata allo scarico, operazione che sarebbe stata effettuata il mattino seguente (cioè stamane) visto che l’azienda era chiusa. Attorno alla mezzanotte sul posto è intervenuta la vigilanza privata (Axitea) visto che è suonato il sistema di allarme.

 

 

 

Il vigilante ha raccomandato all’autista di non scendere, visto che il sistema di antifurto sarebbe suonato nuovamente.

In realtà tutto era legato alle operazioni di una banda in procinto di mettere a segno il furto.

Più tardi, nel cuore della notte, l’autista dei Tir ha sentito dei rumori ed è sceso, e a quel punto si è visto davanti un malvivente con la faccia parzialmente coperta, che lo ha minacciato, dicendogli di tornarsene nella cabina del camion e di non chiamare nessuno, perchè sarebbero stati guai.

 

Nel frattempo, i ladri avevano forzato il cancello d’ingresso dell’azienda di Corropoli, che commercializza baccalà, ed erano pronti ad agganciare il rimorchio sulla motrice con la quale erano arrivati sul posto.

 

A quel punto è scattato nuovamente l’allarme. Sul posto è arrivata nuovamente la vigilanza privata e i carabinieri del radiomobile della compagnia di Alba Adriatica. Intervento figlio anche del rafforzamento delle attività di vigilanza notturna, predisposte dalla compagnia albense. La banda, a quel punto, ha dovuto rinunciare ai suoi piani e i componenti si sono dileguati a piedi.

 

Sul posto è stata abbandonata la motrice, rubata nei giorni scorsi a Cerignola (particolare questo che fa presagire che la banda fosse pugliese), mentre all’interno della cabina di guida è stato rinvenuto anche un dispositivo che disturba frequenze di allarme e canali radio delle forze dell’ordine. Il cosiddetto jammer, capace anche di isolare e captare i canali radio usati dalle forze di polizia. La motrice e lo jammer sono stati sequestrati, mentre sono in corso ulteriori indagini.

 

 

 

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