Controguerra. Aree dedicate alla prostituzione. Il sindaco di Controguerra, Mauro Scarpantonio, lancia la proposta, già raccolta dall’associazione On The Road, di prevedere sul territorio cittadino, delle cosiddette zoning, ossia delle aree riservate alle prostitute.
Il tema appare decisamente attuale, oltre che interessante, anche perché la discussione della quale si fa promotore il sindaco di Controguerra, verte sulla prospettiva di individuare luoghi appartati, nei comuni che si affacciano sulla bonifica del Tronto (Controguerra, Ancarano, Sant’Egidio, Colonnella e per un piccolissimo tratto, anche Martinsicuro), dove poter dirottare le lucciole e controllare il fenomeno. Scarpantonio si è detto disponibile a riunire intorno ad un tavolo i colleghi sindaci per eliminare dalla strada il fenomeno, valutando la possibilità di trasferire l’esercizio del meretricio in zone appartate, lontano dagli occhi della gente. Proprio Scarpantonio, il sindaco che per primo in provincia di Teramo, quasi tre anni fa, firmò l’ordinanza di divieto di contrattazione di prestazioni sessuali sul territorio comunale, elevando decine di contravvenzioni, pensa ad una “zona franca” lungo gli oltre 10 chilometri di Bonifica. Vincenzo Castelli, presidente di On the Road afferma: “La nostra opinione è che interventi di urbanistica sociale e di mediazione dei conflitti siano possibili sul nostro territorio. Per esempio, andrà considerata la strutturazione dello zoning, non come una mera ghettizzazione dei luoghi in cui ci si prostituisce, ma come gestione e organizzazione intelligente degli spazi urbani in un’ottica di creazione di sicurezza della comunità locale e della tutela dei diritti dei cittadini. Potrebbe essere un utile strumento di governance territoriale da parte di forze dell’ordine, degli enti locali e delle associazioni no profit oltre che di tutela delle stesse prostitute, che oltre ad essere molto spesso vittime di tratta, subiscono frequenti violenze e costanti prevaricazioni”.