Una carenza di personale cronica che, con le ulteriori limitazioni disposte dal Governo regionale, rischiano di compromettere una situazione già pesante nel settore della sanità, uno dei più delicati per la vita dei cittadini.
Le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil lanciano un appello alle autorità locali e regionali per trovare rimedio alla carenza di personale della Asl teramana. L’insufficiente numero di personale medico, paramedico e amministrativo, infatti, potrebbe provocare il rischio concreto di non riuscire più a garantire i servizi sanitari ai cittadini, visto che né nell’immediato né nel medio termine, sono previste azioni per l’assunzione delle figure professionali necessarie.
“C’è il rischio concreto che la Asl di Teramo perda nell’immediato circa 300 unità lavorative di vario profilo professionale con contratto a tempo determinato”, scrivono in una nota i sindacati che fanno appello al senso di responsabilità delle Autorità per scongiurare questa possibilità, adoperandosi per trovare anche una soluzione transitoria, “per colmare la denunciata lacuna di personale, e porre rimedio ad una situazione che potrebbe produrre malcontento sociale difficilmente valutabile”.
“D’altra parte”, concludono i sindacati, “gli organi competenti, in quanto rappresentanti e gestori del potere pubblico, hanno il dovere di intervenire per assicurare i normali e corretti servizi sanitari da somministrare alla popolazione e per impedire che interi reparti ospedalieri possano cessare e/o limitare la propria attività” .