Teramo. Continuano senza sosta le polemiche contro la nuova raccolta domiciliare dei rifiuti della Teramo Ambiente. Ad essere messe sotto accusa sono ora le strutture scolastiche, dove i sacchi e i mastelli del porta a porta assumono necessariamente proporzioni maggiori dalle abitazioni.
L’associazione Teramo Vivi Città torna a fotografare i luoghi pubblici che soffrono del nuovo sistema. Questa volta tocca alla scuola elementare “Noè Lucidi”, dove la spazzatura depositata al di fuori della struttura si sarebbe accumulata a tal punto da essere diventata inestetica e “di cattivo esempio” ai piccoli allievi della scuola in questione.
La vicenda ricalca per molti aspetti un’altra critica sollevata da Marcello Olivieri qualche giorno fa, quando gli operatori del porta a porta sembravano aver dimenticato la Asl teramana, causando la presenza di un quantitativo eccessivo di sacchi fuori dalla struttura che sarebbero stati rimossi soltanto dopo le polemiche.
I teramani rimangono in attesa di una maggiore organizzazione da parte dell’ente per poter gestire senza troppe difficoltà la raccolta domiciliare.