Autisti di ambulanza utilizzati in maniera impropria. E’ questa la critica mossa da Amedeo Marcattoli, FP Cgil, Andrea Salvi, Fp Cisl e Alfiero Di Giammartino, Uil Fpl, che denunciano la necessità degli autisti di ambulanza di operare anche in ruolo sanitario, con tutti i rischi connessi, negando, tuttavia, il riconoscimento delle funzioni sanitarie all’interno dell’equipe di soccorso.
“In pratica si pagano due lavori al prezzo di uno”, dicono i sindacati che sottolineano anche la mancata funzionalità del 118, appena riorganizzato, nonostante “le promesse da marinaio dell’Assessore alla sanità della regione Abruzzo e della direzione generale della Asl di Teramo” che avevano promesso di occuparsi della questione.
E oltre a questo è stato evidenziato come, “nelle ore pomeridiane, a Teramo, c’è un solo autista per i trasporti secondari e urgenti, mentre nella normale turnazione di servizio degli autisti non viene rispettata la turistica tradizionale con mancate assegnazione dei turni di riposo e senza un riconoscimento della esperienza professionale”. Oltre a questo, è stato criticato anche il fatto che gli autisti di emergenza siano stati utilizzati per il trasporto del coordinatore per missioni non urgenti distogliendoli dai servizi istituzionali.
Inoltre, i sindacati vorrebbero conoscere le spese che la Asl ha per le i servizi forniti da Anpas, Croce Rossa e Misericordia, e si chiedono se ci potrebbe essere un effettivo risparmio se il servizio fosse svolto dal personale interno.