Atri-Pineto: strade provinciali nel degrado

sp_28-2Atri. La condizione delle strade provinciali tra Atri e Pineto sono pessime: buche, carreggiate crollate e canali di scolo e scarico mal funzionanti. Stiamo parlando di due arterie principali per la città di Atri: la Sp 28 che collega la città ducale a Pineto, e quindi con il casello autostradale, e la Sp 553, dove da diversi mesi è crollata un’intera corsia nel fosso all’altezza del bivio per Cellino.

Due strade progettate e realizzate sicuramente sotto una cattiva stella e le segnalazioni dei cittadini si ripetono anche con il cambio di colore dell’amministrazione provinciale. La Giunta D’Agostino non aveva capito la gravità delle situazioni e cercava di risolvere il problema buche e crolli con colate di catrame. Il risultato dell’intervento di solo copertura è che con le prime pogge il problema si ripresentava, spesso più pericoloso di prima. Cambiando colore politico il risultato non cambia e aumentano le proteste. Lo scorso 10 novembre il rappresentate de La Destra, Roberto Marchione aveva segnalato a tutti gli organi di stampa le condizioni di assoluto degrado delle strade provinciali nel territorio atriano. Marchione aveva denunciato l’immobilismo e le false promesse del centrodestra, dopo gli interventi sbagliati dalla Giunta provinciale di centrosinistra. Sotto accusa per l’esponente de La Destra, il concittadino Davide Calcedonio Di Giacinto, che in campagna elettorale aveva annunciato interventi in breve tempo e il progetto di una “transmontana” una una sorta di superstrada che avrebbe attraversato il territorio abruzzese compresa Atri. L’assessore provinciale, nell’ultimo consiglio comunale, ha risposto, in qualità di consigliere, all’interrogazione di Raffaele Modestini (Pd), che sarà convocato un consiglio ad hoc subito dopo l’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Nel frattempo lungo la Sp 553 nel tratto Atri-Fontanelle, nei pressi del bivio per Cellino una corsia è praticamente crollata e la Provincia invece di intervenire l’ha fatto recintare, e in questi 6 mesi il “fossato” si è ingrandito, rendendo la circolazione pericolosissima, sopratutto di notte. Durante il giorno quel tratto di strada è percorso da autobus e scuolabus. Un’arteria stradale importante per la città ducale così come la Sp 28, che permette il collegamento con Pineto e il casello autostradale dell’A14. La passata amministrazione, anche in questo caso, ha steso catrame su catrame non ascoltando, o facendo finta di non ascoltare, le segnalazione dei cittadini. Osservando le foto della galleria si può facilmente notare come il manto stradale presenta delle spaccature profonde e dei livelli sfalsati. Ma a rendere difficile la circolazione sulla Sp 28 collaborano i canali di scolo o di scarico, i quali o non funzionano, oppure cosa ancor più grave sono attraversati da strani liquidi (liquami) anche nelle giornate di sole. Liquami che fuoriescono a chiazze, anche, dal terreno ai lati della strada. Infiltrazioni di acqua piovana o di provenienza non controllata che lentamente sta crepando i muretti a bordo della strada a pochi metri dal casello autostradale. La situazione delle strade provinciali ad Atri è drammatica e, passata la campagna elettorale, tutto tace e viene rimandato a domani. “In attesa di cosa” segnala Roberto Marchione “di una tragedia?”, invocando a nome dei propri concittadini interventi urgenti e finalmente risolutivi. La protesta trasversale e dal basso è arrivata su facebook con la creazione del gruppo “adotta anche tu una BUCA della PROVINCIA DI TERAMO E PESCARA”, che vanta oltre 400 iscritti.

Tania Di Simone

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