Nuovo anno scolastico, stessi problemi di sempre. Con l’attività degli asili nido già cominciati all’inizio di settembre, tornano di nuovo a galla le problematiche relative all’esiguo numero di bambini accettati nelle strutture comunali per mancanza di personale.
Nonostante, infatti, l’amministrazione teramana abbia ridotto i nidi da sei a cinque, decretando la chiusura del Peter Pan e redistribuendo le maestre nelle altre strutture comunali, considerando anche che alcune di esse sono andate in pensione, ci sono ancora diversi asili nei quali sarebbe possibile ospitare un numero maggiore di bambini, ma mancano le educatrici e le tate necessarie per badare ad essi. Basti pensare, ad esempio, che a San Nicolò, attualmente utilizzata solo per un terzo della sua capacità, la scuola potrebbe accettare tutte le rischieste se solo avesse il personale sufficiente.
Inoltre, non si sa ancora nulla sul famoso contributo della Regione che consente agli asili di poter accogliere altri bambini, facendo scorrere le liste di attesa, grazie all’occupazione di personale aggiuntivo. Mentre ricomincia il solito calvario dei genitori che, pur avendo i propri figli in graduatoria, non sanno se e quando potranno portare i bambini a scuola o se, invece, dovranno trovare soluzioni alternative come asili privati o baby-sitter.
Ma i tempi sono di certo destinati ad allungarsi, visto anche le vicende che stanno accompagnando proprio in queste ore le sorti della giunta regionale. L’auspicio è che non si arrivi, come accaduto lo scorso anno, a gennaio per poter far iniziare la scuola ai bimbi in graduatoria, con gli inevitabili disagi per le famiglie, i piccoli e il personale delle scuole.