“Non dimenticherò mai Silvino D’Emilio. Con lui ho trascorso cinque anni stupendi perché mi ha permesso di tornare ad allenare i ragazzi”.
Le parole sono quelle di Nicola Tribuiani, tecnico del settore giovanile del Cologna che Silvino D’Emilio, il presidente colognese scomparso venerdì scorso in seguito ad un malore improvviso, ha voluto al suo fianco per allenare ed educare i ragazzini.
Trasmettere i valori sani dello sport era il motto di D’Emilio. E quale migliore tecnico se non affidare i ragazzi a Nicola Tribuiani, premiato in passato col titolo di “Seminatore d’Oro”? Aveva creato una società solida, aveva voluto che in prima squadra (il Cologna milita in Promozione) ci fossero i ragazzi del posto. Mister Tribuiani lo ricorda con grande affetto.
“Aveva trasformato una società di calcio in una famiglia”, sottolinea Tribuiani, “e noi continueremo sulla strada da lui tracciata”. Maurizio Franchi, responsabile dell’area giovanile, ricorda come Silvino D’Emilio sia riuscito a riportare il calcio a Cologna 35 anni fa. Un’icona di quelle che non se ne trovano più, perché non ha mai pensato al calcio come un affare, ma come un aspetto sociale ed educativo.
“La sua scomparsa ci ha colto tutti di sorpresa”, ha detto Franchi, “Silvino è stato come un padre per noi e per i tanti ragazzi che hanno frequentato e frequentano la scuola calcio”.
In giornata sono riprese tutte le attività sportive, con gli allenamenti delle formazioni giovanili. Ieri la prima squadra avrebbe dovuto giocare a Controguerra, per la prima del campionato di Promozione. Gara ovviamente rinviata e su tutti i campi abruzzesi è stato osservato un minuto di raccoglimento.
Silvino era un tuttofare. Aveva la gestione diretta del campo sportivo e curava il tappeto verde personalmente. Recentemente aveva ricevuto i complimenti delle società del San Nicolò e del Pescara che appena due settimane fa avevano disputato un’amichevole proprio a Cologna.
Conserva un bel ricordo di Silvino anche Ferdinando Perletta, ex presidente del Cologna Paese. “Avevamo avuto in passato degli scontri dialettici per vedute contrastanti”, ha puntualizzato, “ma entrambi volevamo costruire un’unica società. Alla fine ci siamo riusciti. La sua perdita lascia un vuoto enorme”.
Perletta intanto ha annunciato che si farà promotore di alcune iniziative per ricordare per sempre il suo amico Silvino D’Emilio. E si pensa già ad un torneo giovanile nella prossima primavera nel ricorso del presidente del Cologna scomparso improvvisamente.