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Teramo, “porta a porta”: i primi disagi

Teramo. È partito ufficialmente il “porta a porta” del centro di Teramo, dopo l’esperienza pilota dei tre quartieri  di Colleatterrato, Piano d’Accio e San Nicolò. Ancora alcune cose da perfezionare e ancora qualche cassonetto per la strada, ma, stando a quanto riferito dalle stanze della Teramo Ambiente, inizio più che positivo per il nuovo servizio di raccolta domiciliare.

Di tutt’altro avviso i cittadini teramani, che già lamentano problemi legati agli operatori Team e ai kit per il “porta a porta”, oltre ai presunti aumenti della Tia.

Stando, infatti, a quanto raccontato da alcuni residenti dei quartieri pilota, sarebbero in molte le abitazioni rimaste in più di un’occasione senza le buste necessarie alla differenziazione. Il problema sarebbe sorto quando, telefonando per farne richiesta, alcuni operatori avrebbero scortesemente invitato gli utenti a recarsi nei supermercati, dove avrebbero potuto acquistarli.

A stupire i cittadini, dunque, soprattutto la difficoltà di “relazione” con gli operatori. Altri teramani hanno, infatti, lamentato poca disponibilità anche presso il quartier generale della Teramo Ambiente, dove gli utenti si erano recati per portare a differenziare i rifiuti più ingombranti (come lavatrici, vetri di grandi dimensioni ecc.). L’operatore presente al momento avrebbe risposto di non disturbare, forse innervosito dal fatto che i cittadini in questione si erano recati presso il magazzino a ridosso dell’orario di chiusura.

“Come cittadini” lamentano in molti “ci hanno chiesto di aiutare l’ente preposto in questa “sfida”. Ci rimane difficile se dobbiamo accettare il disagio iniziale e sentirci intanto trattati in questa maniera”.

Alla base delle critiche dei teramani anche la scarsa organizzazione che la Teramo Ambiente avrebbe mostrato in questi mesi di partenza. Moltissimi, infatti, i commercianti che lamentano l’inestetismo dei numerosi mastelli in fila lungo le strade del centro storico. In alcuni casi, i sacchetti presenti sui marciapiedi avrebbero addirittura reso difficoltoso l’accesso ad alcuni esercizi commerciali.

Ma la protesta più grande arriva dai quartieri di Colleatterrato, Piano d’Accio e San Nicolò, che lamentano un presunto aumento dalla tariffa sui rifiuti,  a differenza di quanto promesso durante la campagna informativa del “porta a porta”. Sono, infatti, molti i comuni italiani dove la raccolta differenziata domiciliare è ormai consuetudine e dove, a fronte di questo servizio, i nuclei familiari possono far richiesta di una riduzione percentuale della Tia. Questo non sarebbe ancora avvenuto per la città di Teramo. “Al contrario” accusa un teramano “la tariffa è aumentata. Insomma, in tutta questa storia l’unica a guadagnarci è la Teramo Ambiente”.