Alba Adriatica. A parlare sono i numeri: oltre 25mila le presenze stimate dagli organizzatori nei sette giorni di sagra.
Una sagra osteggiata, verrebbe da dire anche in cerca di ospitalità, ma che conferma di non passare mai inosservata.
Un evento che ha mutato collocazione geografica, da Alba Adriatica prima, Villa Rosa poi Colonnella ora, nello spiazzale antistante il Centro Commerciale Val Vibrata. Uno spazio privato, dunque.
Non è mutata, invece, la formula, ossia valorizzare i prodotti e le peculiarità gastronomiche del comprensorio, con un assetto che ha rappresentato, sin dall’inizio, una delle chiavi del successo.
Ad evento finito, ora c’è spazio per le riflessioni e i commenti. Che toccano, in maniera inevitabile, anche le vicissitudini dell’evento. E dalle sorti della stessa Pro-loco “uno”.
Chiare le considerazioni di Renato Pantoli, presidente dell’associazione turistica, affidate ad un posto su Fb.
“Sono orgoglioso di essere il presidente di un gruppo di persone che hanno dato “l’anima” per organizzare questa edizione della Sagra delle Sagre”, sottolinea Pantoli.
“Da parte dei volontari e degli stand ospiti c’è stato impegno e professionalità, ma soprattutto grande accoglienza per i cittadini e per i turisti.
Quello che era considerato un parcheggio, è diventato un luogo dove rincontrarsi per vivere momenti di allegria.
Oltre 25.000 presenze ci hanno gratificato e dicono che la Sagra delle Sagre è un appuntamento che fa parte del nostro territorio ed è stata annoverata dalla stampa, una delle sagre più innovative d’Abruzzo.
Chi ha cercato in questi anni di “frenare” questo evento non può essere cieco, ma soprattutto sordo per non aver ascoltato le continue richieste dei cittadini che volevano fortemente la Sagra delle Sagre.
E i cittadini hanno risposto con la loro presenza. Un grazie agli albensi che si sono mossi in massa. Un grazie al Sindaco di Colonnella e al centro commerciale per la grande disponibilità”. Ad Alba Adriatica qualche riflessione è stata fatta, anche sui social, relativamente al confronto (in questo caso impietoso) tra lo spiazzale di un centro commerciale e piazza del Popolo, diventata oramai solo parcheggio per auto.