Martinsicuro. La marineria abruzzese incrocia le braccia. Gli armatori abruzzesi di stanza al porto di San Benedetto del Tronto, da qualche giorno, stanno dando vita ad uno stato di agitazione ad oltranza.
Da lunedì scorso, decine di armatori di piccoli pelagici hanno lasciato le loro imbarcazioni ormeggiate nel porto marchigiano minacciando di riconsegnare i documenti di pesca alla capitaneria per sensibilizzare le autorità nazionali ed europee a regolamentare il settore ittico, in particolare quello impiegato nella pesca del pesce azzurro e di affrontare anche la questione del caro-gasolio. Nelle reti finisce novellame o comunque esemplari di piccola taglia che non hanno mercato e, quindi, vietate alla vendita. I marittimi segnalano il disagio di un settore in crisi che al momento sembra non essere adeguatamente sostenuto dalle istituzioni. Ieri mattina armatori e pescatori sono stati ricevuti al Comune di San Bendetto del Tronto.