La vicenda, secondo una prima ricostruzione, si sarebbe verificata nel periodo natalizio, nella frazione, dove il prete di 39 anni avrebbe molestato una ragazzina di 10 anni. L’episodio si sarebbe verificato nell’abitazione della piccola. A denunciarlo sono stati i genitori della bambina, che si sarebbero accorti degli strani comportamenti della figlia, che poi avrebbe avuto il coraggio di condifarsi. La piccola era sola in casa, quando il sacerdote ha suonato alla porta, per una visita alla famiglia. In quel momento deve essere scattato qualcosa di inarrestabile e l’uomo avrebbe tentato di convincere la bambina ad accarezzare i suoi genitali. La bambina però ha reagito e lui, ricomponendosi, è fuggito via. Il protagonista delle attenzioni sessuali, già nei mesi scorsi, era stato allontanato dalla curia dalla parrocchia (a testimonianza della collaborazione data dalla curia agli inquirenti), e trasferito in un convitto a Roma. Nel frattempo la Procura di Teramo aveva emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere, ma il parroco era partito per l’India, per assistere la madre malata. Proprio per questo era scattato da qualche giorno il decreto internazionale di latitanza. Oggi, al rientro, a Teramo, il missionario è stato arrestato su disposizione del Gip del tribunale di Teramo. Il sacerdote, pur dipendendo dal vescovo di Teramo per l’attività parrocchiale, fa capo al superiore del suo ordine religioso. L’arresto è stato seguito dai carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria presso la Procura che da alcuni mesi indagava dopo la denuncia dei genitori della piccola. Il missionario si trova ora al carcere di Castrogno e, tra qualche giorno, dovrà comparire davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia.