Giulianova. In un consiglio di istituto ‘blindato’, del quale non è stato pubblicato sul sito web della scuola neppure il verbale (contrariamente a quanto avvenuto per il precedente consiglio), è stata confermata l’istituzione della settimana corta nella scuola elementare e media del primo circolo di Giulianova.
E’ quanto si evince da una nota, intitolata “Riflessioni del Dirigente Scolastico” pubblicata sul sito internet dell’Istituto, dove Carmen Di Odoardo, dirigente dell’Istituto Comprensivo Primo di Giulianova, stigmatizza il comportamento di media e genitori, e sottolinea come l’incontro con il dirigente scolastico regionale, avvenuto su richiesta del primo cittadino di Giulianova, abbia avuto per lei “il sapore amaro di una delegittimazione” della sua persona.
La lettera, che non contiene nessun riferimento alle ragioni didattiche e pedagogiche che hanno portato all’importante decisione, ci sono diversi passaggi dove la dirigente si toglie più di un sassolino dalla scarpa, lanciando messaggi a genitori, presidente del Consiglio di Istituto, istituzioni e docenti.
Al termine della nota la notizia che i nuovi orari verranno decisi a settembre dal Collegio Docenti, altro organismo di una istituzione scolastica, istituzione che, grazie anche all’ultima riforma dell’attuale Governo, sembra aver sempre più perso il suo ruolo educativo a favore di una burocratizzazione che nulla ha a che fare con la missione prioritaria che dovrebbe avere, cioè quella di formare alunni e studenti, pensando, prioritariamente, al loro bene.
Ad oggi, quindi, a parte la conferma della decisione dell’orario su cinque giorni settimanali, non si conoscono ancora orari e modalità (allungamento dell’orario mattutino, uno o più rientri?), e i genitori che devono organizzarsi, sia a livello lavorativo che familiare, dovranno attendere settembre inoltrato per conoscere l’orario definitivo. Stessa cosa per il Comune, che ha più volte evidenziato le difficoltà organizzative, soprattutto per i trasporti degli alunni e studenti.
L’unica cosa certa è che, la “giusta e dovuta serenità”, auspicata dalla Dirigente nella sua nota, è lungi dall’essere stata raggiunta, dato che dell’argomento ne sentiremo ancora parlare, con ricorsi al TAR, addirittura ventilati dalla stessa amministrazione, che partiranno nei prossimi giorni, ed una parte dei genitori inferociti per una scelta, giusta o sbagliata che sia, sicuramente non condivisa.