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Campli, porchettai esclusi dalla sagra perche “abbiamo detto no all’aumento dei costo del panino”

Campli. Un nuovo botta e risposta, a dimostrazione che le posizioni (tra la Pro-Loco e i maestri porchettai di Campli) inconciliabili erano e inconciliabili restano.

 

 

Se da un lato la Sagra della Porchetta Italica si terrà regolarmente, con l’organizzazione della Pro-Loco, gli “esclusi”, ossia i porchettai (i “veri” porchettai di Campli come si definiscono, Salvatore Di Angelo, Andrea Foco e Massimo Fagioli) tornano a ribadire la propria posizione, anche alla luce degli ultimi sviluppi.

 

 
“Ci ritroviamo esclusi per il solo volere della Pro loco di Campli e perchè non abbiamo voluto accettare l’imposizione dell’aumento del costo del panino della porchetta”, si legge in una lunga nota.

 

 

 

“Sin dal primo momento la Pro Loco ha dimostrato di non voler dialogare con i porchettai locali ma di imporre la propria linea. L’incontro annunciato per venerdì 17 luglio, era stato concordato con il sindaco, il quale lo aveva poche ore prima rimandato per impegni istituzionali. Pertanto non siamo stati noi porchettai a non presentarci piuttosto è stata la malafede della Pro loco di Campli che ha preso la palla al balzo per comunicare alla stampa la non riuscita dell’incontro e la nostra esclusione.
Sulle varie accuse che ci vengono mosse rispondiamo nel merito senza aggiungere nessuna nuova polemica:

La sagra della porchetta di Campli ha un senso se a farla sono i porchettai locali di Campli. Da questa Pro loco siamo stati trattati peggio degli altri partecipanti e non meglio. Anche il contributo richiesto a noi locali era più alto rispetto agli esterni.

Non entriamo nell’inutile polemica sulla veridicità dei bilanci, che non spetta a noi verificare. La polemica sui bilanci della Pro loco è nata sui social netwok. Riteniamo che gli introiti della sagra della porchetta non possono essere utilizzati per altre manifestazioni durante l’anno, che nulla hanno a che fare con la porchetta e con la sua valorizzazione.

Non siamo d’accordo a caricare i costi sul consumatore finale:la pro loco piuttosto che fare la spending review in casa propria istituisce a Campli per la prima volta nella storia LA TASSA DI SOGGIORNO SULLA PORCHETTA.
L’aumento del panino gia sperimentato in passato fu concordato con la dirigenza della precedente Pro Loco di Campli. Tale operazione non portò alcun risultato ma solo polemiche. Ripetere tale errore oggi significa non aver imparato nulla dal passato.
Riteniamo che l’amministrazione comunale abbia sottovalutato un problema che si pensava di facile risoluzione ma non hanno tenuto conto del muro di gomma edificato dalla Pro loco e a trenta giorni dalla sagra si vede costretta ad accettare le loro regole

Questa vicenda poteva concludersi in una maniera diversa ma sopratutto non doveva approdare sulla stampa con i risvolti negativi per tutta Campli. Ma è stata la Pro loco a dimostrare litigiosità aprendo per prima la polemica sulla stampa locale. Noi porchettai ne avremmo fatto volentieri a meno!A questo punto ci troviamo costretti a rimpiangere le vecchie gestioni della Pro loco, dove le parole d’ordine erano educazione, rispetto e moderazione dei toni.