“E’ una delle molteplici iniziative che stiamo portando avanti allo scopo di potenziare la naturale vocazione turistica di Giulianova. Abbiamo voluto realizzare questo portale”, dice l’assessore al turismo Archimede Forcellese, “consapevoli del fatto che oggi la comunicazione più efficace avviene via web. Ma mon ci fermeremo qui giacché abbiamo già pianificato una serie di tappe per sviluppare ancora di più e meglio il nuovo sito turistico arricchendolo con nuove funzionalità ed ulteriori informazioni”.
Per il Sindaco Francesco Mastromauro, Giulianova è una città che deve poriettarsi con decisione sullo scenario turistico, trattandosi di un settore fondamentale per l’economia. “I nostri sforzi sono finalizzati proprio a tonificare questo settore”, sottolinea il primo cittadino, “che ha subito forti contraccolpi a causa del terremoto. C’era quindi bisogno di iniziative come questa. Che tuttavia deve essere accompagnata, come peraltro stiamo facendo, da interventi ad ampio respiro nell’ottica della città-turismo”.
Il progetto “Giulianova acque libera”, ideato egualmente dall’assessore Forcellese con la collaborazione del dirigente comunale Donato Simeone, si propone di rilanciare il consumo di acqua potabile. Per questo verranno posizionati in divesi punti della città e nelle scuole, iniziando dalle elementari, dei distributori automatici di acqua attinta dall’acquedotto del Ruzzo, sia naturale che gasata, anche refrigerata. “La distribuzione sarà assolutamente gratuita e”, specifica il sindaco Mastromauro, “comporterà vantaggi economici alle famiglie, con un risparmio medio per nucleo famigliare stimato in 200-250 euro annui”. “Oltre a ciò”, conclude l’assessore Forcellese, “si conseguiranno notevoli vantaggi ambientali giacché si ridurrà in modo drastico la quantità di PET, cioé la materia prima utilizzata per la produzione delle bottiglie distribuite in commercio. E’ appena il caso di ricordare che per produrre un chilo di PET occorrono circa 2 chili di petrolio, 17 litri di acqua e si generano 2,3 chili di anidride carbonica”.