Le scarse condizioni igienico sanitarie in cui, secondo la Asl di Teramo, vivevano i 64 cani ed i 50 gatti nella struttura dichiarata abusiva dal Comune, hanno portato l’Amministrazione Comunale alla decisione definitiva: quegli animali devono essere portati via da quel posto.
E l’operazione di sgombero ha preso il via qualche giorno fa, non senza le ormai consuete polemiche e i tentativi di opposizione da parte di chi di quei gatti si è preso cura fino ad oggi.
Questa mattina i primi 30 felini sono stati portati via dalla struttura di Colleparco.
Sul posto sono dovuti intervenire anche gli agenti della Digos e la Guardia Forestale, a tutela dei veterinari della Asl e dell’Istituto Zooprofilattico.
Proprio l’istituto teramano, infatti, ha preso in carico gli animali, che sono stati trasferiti in una struttura di sua proprietà, dove saranno curati, censiti e microchippati, per poi essere reimmessi nel territorio.
Naturalmente la loro prossima destinazione sarà igienicamente più idonea rispetto a quella che li ha accolti fino ad ora.
Sono le cosiddette colonie feline, gestite da associazioni riconosciute a livello regionale, come previsto dalla normativa.
“L’estate si avvicina” ha detto il sindaco Maurizio Brucchi” e quel posto era diventato davvero invivibile. Gli abitanti del quartiere non facevano altro che lamentarsi per il cattivo odore e in campagna elettorale avevo promesso che il gattile sarebbe stato smantellato. E così è stato, ho mantenuto l’impegno preso con i cittadini. Non è una guerra tra me e la signora Villanova (che ha gestito la struttura fino ad oggi, ndr), che se vorrà potrà mettersi a norma e gestire una delle colonie feline”.
Soddisfatto anche l’assessore Rudy Di Stefano. “Finalmente mettiamo fine ad una storia ventennale, anche se sinceramente non mi sono affatto divertito, se si considera che il clima trovato sul posto non era del tutto amichevole”.
A conclusione del prelievo di tutti gli animali presenti, la struttura abusiva sarà demolita e del gattile non si sentirà più parlare. Forse.
Marina Serra