Campli, sagra della porchetta a rischio, porchettai: ci hanno chiesto di aumentare i prezzi

Campli. La Pro-Loco paventa il rischio di non dare vita all’edizione 2015 della Sagra della Porchetta Italica.
I protagonisti della stessa, i maestri porchettai, chiamati in causa, però, non ci stanno e passano al contrattacco.

 

 

 

In una nota a forma di Salvatore Di Angelo, uno dei porchettai di Campli.
A queste condizioni non è possibile partecipare alla sagra della porchetta di Campli” dichiara Salvatore Di Angelo.
“Ci è stato chiesto di aumentare sia il costo della porchetta venduta al chilo sia il costo del panino in maniera significativa per finanziare la manifestazione” spiega Di Angelo “su questa proposta non siamo d’accordo in quanto andrebbe a danneggiare la nostra immagine nei confronti dei clienti che abitualmente serviamo nelle piazze e nei mercati durante tutto l’anno. Inoltre il contributo che annualmente la Pro Loco chiedeva ai porchettai ha subito un incremento di più del doppio rispetto all’edizione passata. In queste condizioni non siamo in grado di poter offrire il servizio ai nostri clienti e di partecipare alla sagra. Se non si trova un punto d’accordo, mio malgrado mi ritroverò costretto dopo trentanni a non partecipare.”

“Gli obiettivi della pro loco sono gli stessi dei porchettai: salvaguardare la tradizione della sagra della porchetta attraverso il prodotto fatto sopratutto dai camplesi. Se ogni anno ci vengono chiesti aumenti insostenibili vuol dire che la sagra ha perso della sua storia e tipicità per diventare un’occasione per fare business. Se la Pro Loco vuole continuare su questa linea vuol dire che non troveranno più la partecipazione dei porchettai camplesi ma si ritroveranno a fare la sagra con porchettai non camplesi.”

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