Qui è ubicato l’omonimo museo archeologico del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, parte integrante di un itinerario turistico che trova i suoi capisaldi anche nel Centro Visite e nei ruderi di Castel Manfrino.
Il percorso di collegamento alla grotta era stato interdetto alle visite in seguito al terremoto dell’Aquila, non per i danni al museo in sé, che aveva ben resistito grazie all’estrema compattezza della roccia, ma per la criticità della situazione all’esterno.
Il sentiero costeggia, infatti, la base di un’alta parete rocciosa che già in passato aveva presentato fenomeni di instabilità e che gli effetti del sisma avevano peggiorato, facendo temere il distacco di massi.
Per questo il sindaco di Civitella del Tronto, Gaetano Luca Ronchi, aveva emesso un’ordinanza di interdizione al transito.
Gli interventi di messa in sicurezza sono consistiti nel disgaggio dei massi pericolanti e nel consolidamento della superficie rocciosa.
Attualmente sono in via di completamento i lavori di ripristino del sentiero e delle staccionate di protezione.
I tecnici del Parco, che nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo con il direttore, assicurano che l’accessibilità al sito sarà garantita per la Pasqua.
Per il sindaco “la riapertura della Grotta Sant’Angelo riveste un’importanza cruciale anche in vista delle prossime celebrazioni nazionali per i 150 anni dell’Unità d’Italia, che vedono Civitella del Tronto coinvolta assieme ad altri 34 comuni italiani. A tal proposito, per un efficace rilancio del territorio è molto importante poter contare sulla fruibilità di una delle sue maggiori attrattive”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal Commissario Straordinario dell’Ente Parco, Arturo Diaconale. “In una fase in cui l’area protetta è impegnata, con l’Ente Parco, in un progetto di rilancio e di comunicazione delle sue tante vocazioni e valori locali, la restituzione al pubblico del Museo della Grotta di Sant’Angelo, costituisce senz’altro un altro importante tassello per la ripartenza e lo sviluppo turistico delle aree interne”.