Acqua rossastra sotto costa. Proliferazione anticipata delle micro-alghe

11696718_10205682487675807_570057234_nacqua rossa2E’ tornata l’acqua rossa a ridosso delle coste abruzzesi. Già due giorni fa la prima segnalazione di chiazze rossastre e verde scuro. Poi il vento di ponente della sere le aveva allontanate al largo.

Ma questa mattina i bagnanti, in diversi punti, da Martinsicuro a Punta Penne hanno segnalato la presenza delle chiazze rossastre. Il fenomeno non è inusuale, anzi, è comune soprattutto nel periodo estivo, di gran caldo.

Il problema è che si è ripresentato con un certo anticipo rispetto agli ultimi anni. Questo perché secondo gli esperti la temperatura dell’acqua è almeno un paio di gradi superiore alla norma rispetto al periodo. Solitamente dopo la metà di luglio la colorazione del mare, a ridosso della costa, diventa rossastra o di un verde scuro, per via della proliferazione di micro-alghe.

Dunque, niente allarmismi per possibili fonti di inquinamento. Il rossastro che si nota in questi giorni è solo la conseguenza della proliferazione anticipata delle micro-alghe. Alcuni turisti questa mattina hanno pensato subito a degli scarichi abusivi in mare, visto che una grossa chiazza era stata notata in prossimità di un canale di deflusso delle acque piovane, nella zona di Roseto.

Ma tale ipotesi è stata immediatamente scartata. Inoltre la maggiore concentrazione di rossastro si è notata laddove si è creato una sorta di ristagno dell’acqua di mare per la presenza di barriere frangiflutti. Perché la situazione è apparsa completamente opposta, con acqua limpida come un cristallo, laddove non ci sono scogliere e le correnti acqua rossa1marine favoriscono un ricambio costante. Nel 2010 il fenomeno fu piuttosto accentuato, creando disagi tra i villeggianti.

Le temperature più calde stanno inoltre favorendo la presenza delle meduse, la Caribdea Marsupialis, della famiglia della cubomedusa. Ci sono poi casi singolari di bambini che vengono punti. Un bambino di 8 anni in soli due giorni ha ricevuto per ben 8 volte le “carezze” delle meduse. Per fortuna solo fastidio, eritema sulle parti colpite e niente più. E c’è chi fa a gare per catturarle e lasciarle sciogliere sotto i raggi del sole.

Impostazioni privacy