Teramo. Sei anni complessivi per l’ex manager della Asl Giustino Varrassi, 3 anni e 9 mesi per il suo ex autista Giovanni Lanci, 1 anno ciascuno per l’ex direttore sanitario Camillo Antelli e per l’ex direttore amministrativo Lucio Ambrosj e 9 mesi ciascuno per i dirigenti Gabriella Palmeri, Corrado Foglia, Maurizio Di Giosia e Vittorio Scuteri.
Sono le richieste di pena avanzate dal pm Davide Rosati al termine della requisitoria del processo che vede imputati Varrassi e il suo autista per il presunto indebito utilizzo dell’auto blu e lo stesso ex manager, gli ex vertici aziendali e i quattro dirigenti per abuso d’ufficio in relazione alla promozione dell’urologo ed ex assessore del Comune di Teramo Corrado Robimarga, all’epoca coinvolto in un’altra inchiesta penale.
Il processo, che è stato aggiornato per le arringhe difensive e la sentenza, vede riuniti due fascicoli: il primo è quello relativo all’indebito utilizzo dell’auto blu da parte di Varrassi e del suo autista. Accusa per la quale la Procura ha chiesto 3 anni e 9 mesi per Varrassi, che deve rispondere di peculato e truffa e 3 anni e 9 mesi per Lanci al quale la Procura contesta l’appropriazione indebita, la truffa e il falso idelogico (per il quale è stata invece chiesta l’assoluzione per alcuni capi sempre relativi all’utilizzo dell’auto blu).
Il secondo fascicolo, per il quale è stata chiesta la condanna di Varrassi a 2 anni e 3 mesi, degli ex vertici Asl ad 1 anno e dei dirigenti a 9 mesi è quella relativa alla promozione di Robimarga, al quale fu affidato la direzione dell’unità semplice di urologia di Giulianova. Affidamento illegittimo per l’accusa, secondo la quale la commissione disciplinare sospese indebitamente la procedura disciplinare a carico del medico (e legato ad un’inchiesta che lo vedeva coinvolto). Nel corso dell’udienza Varrassi ha rilasciato dichiarazioni spontanee e rigettato ogni accusa.