Omicidio Martinsicuro, Tizi ucciso da due colpi di pistola

Martinsicuro. Due colpi di pistola calibro 6.35, con fori di entrata molto ravvicinati, hanno raggiunto e ucciso Roberto Tizi, il 35enne di Martinsicuro freddato sotto la sua abitazione nella tarda sera dello scorso 7 giugno, mentre scendeva dall’auto della convivente, rimasta ferita. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita dall’anatomo-patologo Giuseppe Sciarra. 

 

 

 
I primi risultati evidenzierebbero che una scheggia di un proiettile, spezzatosi in due, avrebbe raggiunto la vittima al cuore e anche che l’altro proiettile sarebbe finito nell’addome. Per la morte di Tizi sono stati arrestati l’albanese Arjan Ziu, 49 anni, reo confesso, il fratello, Mikele Ziu (52) e i due figli di quest’ultimo, Rudy (25) e Antonio (18). Le accuse sono concorso in omicidio volontario aggravato dai futili motivi, tentato omicidio della convivente, porto e detenzione illegale di arma da fuoco.
Il procuratore di Teramo, Antonio Guerriero, aveva parlato di un’esecuzione, con la quale Arjan Ziu aveva voluto vendicare, con l’aiuto della famiglia, l’oltraggio di essere stato deriso e picchiato davanti ai clienti di un bar. La vittima, agonizzante, sarebbe caduta fuori dell’abitacolo dell’auto e qui, secondo la ricostruzione fornita dal procuratore sarebbe stata preso a calci dai suoi presunti assassini.

 

 

 

 

L’autopsia avrebbe di certo rilevato contusioni sul corpo ma al momento non riconducibili con certezza al presunto pestaggio dopo l’agguato mortale o al litigio precedente, nel bar, il litigio che avrebbe scatenato la reazione di Arjan Ziu.
Oggi, nel frattempo, alle 16.30, nella chiesa di Petritoli, cittadina marchigiana di origine, si terranno i funerali di Roberto Tizi.

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