Omicidio di Martinsicuro, due degli arrestati non rispondono, il più giovane: ho un alibi

Martinsicuro. Ha dichiarato di avere un alibi Toni Ziu (nella foto), il nipote 18enne di Arjan Ziu, l’albanese reo confesso dell’uccisione di Roberto Tizi, a Martinsicuro.

 

 

Antonio, detto Toni, comparso oggi davanti a Gip del tribunale di Teramo, Giovanni De Rensis a titolare dell’inchiesta, Bruno Auriemma, è stato arrestato con il fratello ed il padre per concorso nell’omicidio del 35enne di Martinsicuro ucciso a colpi di pistola mentre scendeva dall’auto della convivente, il 7 giugno scorso. Secondo la versione data al gip Giovanni De Rensis e al pm Bruno Auriemma il giovane non avrebbe partecipato all’omicidio e da quello che si apprende avrebbe descritto agli inquirenti tutto i suoi spostamenti di quella sera, dall’uscita dal lavoro fino al rientro in casa.

 

 

 

 

 

“Abbiamo fatto tutta una serie di richieste istruttorie volte ad accertare veridicità delle dichiarazioni fornite da Antonio – ha spiegato l’avvocato Maurizio Cacaci – indicando anche dei testimoni che ne possono confermare l’alibi. Inoltre abbiamo fatto anche tutta una serie di richieste tecniche per chiarire la posizione del mio assistito”. Il padre di Antonio, Michele Ziu (52) ed il fratello Rudy (25) – anche loro arrestati giovedì scorso per concorso in omicidio – si sono avvalsi, invece, della facoltà di non rispondere. Per domani mattina è prevista l’autopsia sulla vittima.

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