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Giulianova, palazzina fatiscente diventa dormitorio e discarica in pieno centro FOTO

Giulianova. Un cantiere fermo da più di sei anni e lasciato nell’abbandono più totale si è trasformato in discarica abusiva e ritrovo per senzatetto in pieno cento a Giulianova Lido.

Si tratta di una palazzina di due piani in costruzione tra via Grado e via Foscolo, a meno di venti metri dal lungomare Zara, proprio dietro il palazzo conosciuto in città con il soprannome di ‘grattacielo’.

Tutta l’area su cui insiste la struttura è ricoperta da impalcature, all’epoca montate e mai rimosse, che oggi risultano desuete e instabili perché mai sottoposte a manutenzione. Intorno alla struttura, tra la fitta vegetazione, scarti di giardino, rifiuti di cantieri (mattoni e lana di vetro) e di qualche struttura turistica o abitazione e, secondo i residenti, anche preservativi (nella foto), siringhe e alcune borse vuote (ndr, bottino di scippi e furti?).

Insomma non proprio un bello spettacolo e neanche il massimo della sicurezza per le tante famiglie che vivono intorno al cantiere, divenuto un luogo insalubre e malsano.

Oltre alla sporcizia i residenti si sentono poco sicuri perché, di notte, all’interno della palazzina in costruzione trovano riparo senzatetto, più volte visti e segnalati ma mai scoperti dalle forze dell’ordine. Dai pertugi nella rete si notano, nei piani più riparati, cumuli di cartoni di latte e vino. Resti di banchetti e pasti consumati all’interno dello stabile.

Il disagio più grande però proviene da quello che doveva essere lo scantinato della palazzina, ora invece, ricoperto di mezzo metro d’acqua stagnante e maleodorante.

I residenti segnalano anche l’invasione di insetti, zanzare, topi e stormi di uccelli, in particolare piccioni.

Una situazione di degrado ed insicurezza che è stata, più volte, segnalata all’amministrazione comunale e all’Asl. Ai residenti non interessano le sorti della palazzina, sul quale recinto permane da tempo un cartello per la vendita, ma che l’area venga immediatamente bonificata e tolte le impalcature, in alcuni casi, pericolanti.

Una messa in sicurezza del cantiere che renderebbe l’area (a pochi metri dal lungomare e circondata da diverse abitazioni) più salubre e magari più sicura. I residenti attendano, da tempo, una risposta.