Alba Adriatica. Sono iniziate questa mattina le operazioni di recupero dei due velivoli coinvolti ieri nell’incidente che ha causato la morte di Marco Ricci, 47enne pilota senese.
Il velivolo è stato recuperato poco dopo mezzogiorno. Dal porto di Giulianova è arrivato il pontone che in questi giorni sta realizzando le scogliere a Roseto. Capitaneria di Porto e Procura di Teramo avevano autorizzato in mattinata la grossa imbarcazione per issare a bordo il piccolo aereo. Sul posto il nucleo dei sommozzatori di Teramo che con un lavoro assai delicato hanno fatto scorrere delle fasce attorno al velivolo, evitando che si potesse danneggiare ulteriormente. Un’operazione, quella di preparazione prima di issare il mezzo, che ha richiesto del tempo.
L’aereo dopo l’impatto con la superficie dell’acqua si è quasi accartocciato su se stesso. Presentava un’ala staccata, persa dopo lo scontro in cielo, e che è stata recuperata dagli stessi sommozzatori a pochi metri di distanza dal resto del relitto. Dopo il recupero, il pontone è rientrato in porto, mentre quel che resta dell’aereo, posto sotto sequestro, destinato all’hangar di Corropoli.
L’Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ha già nominato un perito per le indagini. Per quanto riguarda l’altro velivolo, planato ad oltre un chilometro di distanza dal punto di impatto in aria, gli investigatori hanno dovuto smontare alcune parti per poi caricarlo su un mezzo adeguato. Anche questo secondo velivolo, posto sotto sequestro, è stato destinato all’hangar per le dovute perizie.
Prima del recupero la zona è stata completamente interdetta alla balneazione e presidiata dagli uomini della Guardia Costiera, mentre tutto attorno molti curiosi.